€ 17,00
€ 16,
15
-5%
-
Editore:
Rizzoli
-
Collana:Saggi italiani
-
Pubblicazione:05/11/2014
-
Pagine:203
-
Formato:Libro rilegato
-
ISBN:
9788817078559
Disponibile a partire da 5 giorno/i
vota, segnala o condividi
In questo libro si parla di un abbraccio: quello che Papa Francesco, Omar Abboud e Abraham Skorka si sono scambiati davanti al Muro del Pianto di Gerusalemme durante il primo viaggio del Pontefice in Terra Santa. Un gesto spontaneo e genuino compiuto da amici che da sempre condividono un dialogo fecondo pur professando fedi differenti, testimoniando una modalità unica di vivere l'esperienza religiosa. Antonio Spadaro indaga le ragioni profonde che hanno ispirato il viaggio di Bergoglio e, attraverso lo sguardo inedito di un ebreo e un musulmano che il Papa ha voluto vicini, ripercorre i gesti e le parole di quei giorni, segnati in Medio Oriente da tensioni crescenti: la visita al Santo Sepolcro, alla Moschea della Cupola e alla Grotta della Natività, l'incontro con i bambini dei campi profughi palestinesi e l'omaggio alle vittime dell'Olocausto al memoriale di Yad Vashem. Fino all'invito rivolto ai leader di Israele e Palestina: "Venite a pregare a casa mia". Scegliendo quella dell'amicizia e dell'empatia come strada privilegiata, Francesco ha scardinato tutti gli schemi, mostrando al mondo come per conquistare la pace non bastino accordi politici o diplomatici ma occorra un cambio di mentalità radicale che porti a non veder più nell'altro un nemico. Perché "la vita è un cammino, un cammino lungo, ma un cammino che non si può percorrere da soli. Bisogna camminare con i fratelli alla presenza di Dio".
Antonio Spadaro, gesuita e direttore de “La Civiltà Cattolica”, ripercorre le tappe più significative del primo viaggio di papa Francesco in Terra Santa. E lo fa con il contributo di due amici di vecchia data del Pontefice, il rabbino Abraham Skorka e l’ex segretario del centro islamico di Buenos Aires Omar Abboud.
Spadaro torna sulle emozioni di quei giorni, su quei gesti semplici e forti (come l’abbraccio dei tre – un cattolico, un ebreo e un musulmano – davanti al Muro del Pianto) che fanno a pugni con l’atmosfera cupa che tormenta il Medio Oriente e rompono con ogni pregiudizio e ipocrisia, anche perché, come Francesco ricorda di continuo, “il dialogo è la sola strada della pace”. E l’amicizia – che diventa sinonimo di “fratellanza” – è la via più sicura per percorrerla.
PERCORSI