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La crisi dell'impero vaticano. Dalla morte di Giovanni Paolo II alle dimissioni di Benedetto XVI: perché la Chiesa è diventata il nuovo imputato globale

Libro di   Massimo Franco

La crisi dell'impero vaticano. Dalla morte di Giovanni Paolo II alle dimissioni di Benedetto XVI: perché la Chiesa è diventata il nuovo imputato globale Libro di  Massimo Franco
€ 17,50 € 16, 62 -5%
  • Editore: Mondadori
  • Collana:Frecce
  • Pubblicazione:27/02/2013
  • Pagine:139
  • Formato:Libro rilegato
  • ISBN: 9788804625506
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Le clamorose dimissioni di Benedetto XVI avvengono alla fine di una lunga sequenza di scandali che hanno travolto il Vaticano dalla morte di Giovanni Paolo II a oggi. Un Vaticano spinto quasi a forza dalla parte opposta di un simbolico confessionale. Costretto a difendersi, a confessare "peccati" veri e presunti. E non solo davanti a se stesso ma anche ai suoi fedeli disorientati, al tribunale dell'opinione pubblica occidentale e a quello delle istituzioni finanziarie internazionali. La Chiesa, "maestra di vita" per antonomasia, rischia di essere confinata dalla propria crisi di identità nella posizione scomoda e inedita di "imputato globale". Gli scandali e i veleni che hanno toccato alcune delle persone più vicine a Benedetto XVI sono dunque percepiti come il sintomo di una decadenza allarmante. Al punto che fra gli avversari si parla del Vaticano come di un "secondo Cremlino", destinato alla stessa rovinosa caduta dell'impero sovietico dopo la guerra fredda. Massimo Franco analizza le cause profonde e le implicazioni di un affanno emerso con il tramonto della Seconda Repubblica berlusconiana, legata alle gerarchie ecclesiastiche da una lunga alleanza di fatto: una stagione da cui il cattolicesimo politico riemerge diviso e debole, dopo avere cercato invano di ricompattarsi.

Il nuovo libro di Franco Massimo

 

Cosa sta accadendo in Vaticano? In quali errori è inciampata la Santa Sede?

 

Il secondo Cremlino: è questo il paragone che i pessimisti cominciano a fare sul destino del Vaticano. Le convulsioni che segnano la sua vita interna sono state associate alla fase finale del palazzo del Cremlino sovietico: come se dopo il comunismo fosse destinato a crollare anche il suo nemico etico. È vero che accanto al Vaticano esiste la Chiesa cattolica, radicata e vitale. Ma, certo, a Roma si staglia una grande istituzione che non è riuscita a rinnovarsi né a esprimere una classe dirigente adeguata ai tempi. E si è italianizzata nel modo peggiore, dai corvi allo IOR: al punto da evocare il suo spread morale sul mercato della fede. C’è bisogno di capire, e questo saggio breve si propone come strumento di analisi di una crisi profonda e tuttora in atto.

MASSIMO FRANCO è notista politico del “Corriere della Sera”. Ha lavorato  ad “Avvenire”, “Il Giorno”, “Panorama”. È membro dell’International Institute for Strategic Studies (IISS) di Londra. Fra i suoi libri pubblicati da Mondadori: Tutti a casa, Hammamet, C’era una volta il Vaticano, Andreotti e Imperi paralleli, edito nel 2005 e che è stato pubblicato negli Usa da Doubleday-Random House.

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