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La vita buona. Un dialogo sulla Chiesa, la fede, l'amore, la vita e il suo senso

Libro di   Aldo Cazzullo Angelo Scola

La vita buona. Un dialogo sulla Chiesa, la fede, l'amore, la vita e il suo senso Libro di  Aldo Cazzullo, Angelo Scola
€ 15,00 € 14, 25 -5%
  • Editore: Mondadori
  • Collana:Saggi
  • Pubblicazione:27/03/2012
  • Pagine:136
  • Formato:Libro rilegato
  • ISBN: 9788804620228
Disponibilità immediata

La crisi economica, l'amore, la morte, la politica, l'immigrazione, il '68, la scuola, la famiglia, il governo della Chiesa. Il rapporto tra Stato e Chiesa, tra scienza e dottrina, tra fede e ragione. La vita e il suo senso. Da quasi dieci anni, un uomo di punta della Chiesa italiana, il cardinale Angelo Scola - prima patriarca di Venezia, poi arcivescovo di Milano - e una firma del "Corriere della Sera", Aldo Cazzullo, dialogano sull'attualità politica e i temi ultimi dell'esistenza. Da queste conversazioni, che sono state discusse, commentate, criticate, difese da parte di politici, religiosi e laici, sono emerse parole-chiave divenute lessico comune del dibattito pubblico, come "meticciato di civiltà e culture" - agli antipodi sia dei retori del relativismo culturale sia dei nemici della società multietnica - e "nuova laicità": quasi un manifesto del modo della Chiesa moderna di stare nella società e partecipare alla discussione e alle decisioni politiche. Per quanto ogni dialogo faccia storia a sé, e sia stato pensato come fine a se stesso, a rileggerli ora, ricomposti in un'unica sequenza, risulta evidente come ognuno rappresenti il tassello di un sistema di pensiero autonomo, che il cardinale Scola tratteggia, saldamente ancorato nel deposito della fede e della dottrina cattolica e nella lettura che ne è stata data dai papati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, ma con tratti di libertà in sintonia con la tradizione della diocesi di Milano, che ora è stato chiamato a reggere.

È un libro forte, bello, importante; quando lo chiudi non ti abbandona, resta dentro di te, ti rende più ricco. Il Cardinale Scola affronta i grandi interrogativi e li rapporta, li lega e li coordina alla realtà. Li parla con un linguaggio “semplice” (seppure denso di rimandi alti ed eterogenei, da “Foucault a Fioroni” nota Cazzullo) e comprensibile; la dottrina cristiana prende vita nelle parole del Cardinale, e trova carne e sangue nel confronto con la società italiana.
La forma è semplice: l'editorialista del “Corriere” pone alcune domande, Scola risponde. Nel 2005, l’attuale Arcivescovo di Milano affronta il tema della laicità (e della pluralità di voci e visioni che compongono la società come spazio dialogico: “Sono convinto che esista la verità”, dice Scola, “ma non voglio imporla”). Nel 2006 si parla di educazione (della centralità del processo educativo – come formazione, nel senso più ampio, della persona), nel 2007 del rapporto tra scienza e fede (di quella dimensione che non può essere letta in chiave meramente quantitativa) e nel 2008 della famiglia (“punto di partenza”, “investimento” e “fattore di progresso”, “qualcosa di solido” in una realtà, come dice il sociologo Bauman, sempre più liquida). Nel 2009 si affronta la questione della malattia (del Crocifisso come strumento di purificazione) e del “fine vita” (come “provocazione che gli ammalati gravi…fanno a noi circa la dignità della nostra vita”), e nel 2010 quella del “bell’amore” (del rapporto tra uomo e donna, e delle sue implicazioni “alte”). Nel 2011, infine, il tema della conversazione è la crisi economica intesa come crisi di un certo tipo di sistema e, al contempo, apertura a un modo alternativo di vivere e pensare, irriducibile alle semplici leggi del  mercato.
Un libro che parla a tutti (credenti, laici, atei), al di là di ogni pregiudizio; che afferma la vita (“la vita buona”) nella sua interezza, laddove “il volere essere e il dover essere coincidono”.

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