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Editore:
San Paolo Edizioni
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Collana:Le vele
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Pubblicazione:01/05/2014
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Pagine:176
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Formato:Libro in brossura
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ISBN:
9788821590719
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Marius Oprea è un archeologo unico nel suo genere. Dissidente all'epoca di Ceaucescu e successivamente fondatore dell'Istituto per la ricerca sui crimini del comunismo, setaccia la Romania alla ricerca di storie mai dimenticate ma da decenni passate sotto silenzio, a testimonianza delle quali oggi resta poco. Restano le ossa di vittime assassinate dalla Securitate, la polizia politica rumena, e sepolte poco lontano dai villaggi come monito. Rimangono i resti dei vescovi e dei sacerdoti greco-ortodossi rinchiusi e martirizzati. Resta una storia della Romania quasi sconosciuta tutta da riscrivere. Dall'incontro di Oprea con Guido Barella sono nate un'amicizia e una stretta frequentazione, ma anche l'occasione per raccontare una storia profonda e avventurosa, che affonda le sue radici nella storia dell'Europa e della follia dei totalitarismi.
Ogni regime lascia delle cicatrici sul corpo della nazione che ha calpestato. Alcune sono evidenti, altre sotterranee. Nessuna è irrilevante. Certo, si può fare finta che non ci siano o appartengano a un passato remoto. Oppure ci si può arenare, restandone impantanati, vittime per sempre. Ma c’è una terza via, che è quella di Simon Wiesenthal con i criminali nazisti e di Marius Oprea con i comunisti rumeni. Di chi vuole fare i conti con il passato perché è l’unico modo di affrontare, vivere e dare senso e giustizia al presente. Un libro forte: sembra quasi un thriller. È la verità.
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