€ 7,
99
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Editore:
Marsilio
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Pagine:448
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Traduttore:Paterniti, Giovanna
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Tipo protezione:Adobe DRM
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Condivisione:Permesso limitato.
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ISBN:
9788829709496
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Nel 1881, a San Pietroburgo, lo zoologo Mikhail riceve dalla Mongolia lo scheletro di un cavallo selvatico e ne rimane folgorato. Le ossa che ha tra le mani rispecchiano perfettamente la struttura di un esemplare preistorico, considerato estinto da lunghissimo tempo. Mikhail comincia allora a sognare una spedizione sugli altipiani a oriente, un'impresa apparentemente impossibile che l'incontro con un entusiasta esploratore rende d'un tratto concreta. Poco più di cento anni dopo, Karin lascia Berlino insieme al figlio e si avventura nella riserva naturale di Khustai. Ancora bambina, si è appassionata ai cavalli di Przewalski e ha poi dedicato gran parte del suo lavoro di veterinaria a riportarli dall'Europa in Mongolia con l'obiettivo di ripopolare le steppe dove erano nati e vissuti, prima di scomparire. Sono loro, i cavalli di Przewalski, il lungo filo narrativo che unisce le vicende di tre secoli, fino a un futuro non lontano dove, in un'Europa che si sta dissolvendo, Eva si rifiuta di abbandonare la sua fattoria e i due splendidi esemplari di Przewalski di cui si prende cura. Manca il cibo, il clima è sconvolto e solo l'estremo Nord offre ancora terre ospitali. Un giorno, una donna sconosciuta si presenta alla fattoria di Eva, e chiede di potersi fermare. Le tre vicende si intrecciano nell'affascinante trama di un romanzo che mostra come nella storia del mondo, così come in natura, tutto è connesso, e i grandi fenomeni, quelli che le generazioni ricordano, dipendono anche dalla nostra capacità di vedere oltre noi stessi, al di là della nostra singola vita, piccola, eppure decisiva per gli altri e per il futuro.
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