Teatro e cinema: un amore non (sempre) corrisposto. La storia, le testimonianze degli artisti, le Buone Pratiche | | Ebook | Franco Angeli su Sanpaolostore.it

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Teatro e cinema: un amore non (sempre) corrisposto. La storia, le testimonianze degli artisti, le Buone Pratiche

Teatro e cinema: un amore non (sempre) corrisposto. La storia, le testimonianze degli artisti, le Buone Pratiche Ebook di
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Quello tra teatro e cinema è un amore che dura da oltre un secolo, una danza fatta di allontanamenti e avvicinamenti, prestiti e furti, innamoramenti e abbandoni. Le due arti, senza mai rinunciare alla loro identità, anzi cercando costantemente di trovare la loro natura più autentica, hanno tratto da questo confronto indicazioni preziose ma anche ispirazione, energia, talenti artistici e tecniche. Per capire la fecondità di questo rapporto, che investe aspetti sia estetici e sia produttivi, è utile concentrarsi sui registi e sugli attori "anfibi", cioè quelli che riescono a eccellere sia sulla scena sia sullo schermo, secondo la definizione di Angelo Curti. Senza rinunciare alla loro identità, questi artisti sanno utilizzare al meglio i due linguaggi e le due diverse modalità produttive. Teatro e cinema: un amore non (sempre) corrisposto esplora questa complessa e affascinante vicenda, a cominciare da una panoramica storica e da una variegata esemplificazione del concetto di anfibio. Segue il contributo di numerosi artisti che hanno operato con modalità diverse personali sul confine tra i due territori, con le interviste e la testimonianza delle Buone Pratiche del Teatro. Prendono la parola tra gli altri, Roberto Andò, Eugenio Barba e Julia Varley, Michela Cescon, Eleonora Danco, Emma Dante, Pippo Delbono, Fanny & Alexander, Fabrizio Gifuni, Enrico Ianniello e Renato Carpentieri, Antonio Latella, Luigi Lo Cascio, Mario Martone, Glauco Mauri, Giuseppe Piccioni, ricci/forte, Toni Servillo e Paolo Sorrentino, Scimone-Sframeli, Serena Sinigaglia e Stephen Amidon, Teatro delle Albe, Zapruder. Sguardi e prospettive si intrecciano e ci aiutano a capire che è possibile fare un cinema che abbia la stessa presenza e intensità del teatro e un teatro che abbia la stessa capacità narrativa e visionaria del cinema.

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