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Di fronte alle sfide della migrazione proveniente dai paesi musulmani, la categoria culturale del meticciato può essere una chiave di lettura adeguata per comprendere il percorso di effettivo scambio e incontro tra persone e realtà comunitarie appartenenti a differenti culture di riferimento? I contributi raccolti nel volume intendono dare una risposta a questo interrogativo, basandosi sui risultati di un'ampia ricerca quanti-qualitativa promossa da Fondazione Oasis e condotta in collaborazione dal Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia dell'Università Cattolica di Milano e Fondazione Ismu. Muovendo da differenti prospettive disciplinari, sono state indagate le realtà musulmane presenti nel territorio milanese e i processi di possibile meticciato, messi in luce interpellando direttamente un campione di musulmani di prima e seconda generazione e alcune realtà organizzate (islamiche e non) sulle forme e sulle condizioni che rendono percorribile l'incontro culturale e religioso. Ne emerge un quadro della migrazione musulmana molto articolato e differenziato al proprio interno: scenari nei quali le possibilità di scambio e di incontro sono avvertite come reali e di fatto sono praticate; situazioni numericamente consistenti che esprimono una sostanziale indifferenza nei confronti dell'Altro; posizioni in cui è più evidente la difficoltà di integrazione su livelli che coinvolgono il piano sociale, culturale e personale.
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