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Come classificare i rifiuti "Covid", rifiuti urbani indifferenziati o rifiuti speciali (sanitari)? Come vanno conferiti al sistema pubblico? Quali sono le cautele da adottare? Come si può affrontare il tema della sicurezza? Quali sono le porosità di sistema che potrebbero veicolare operazioni speculative e criminali? Quali sono le basi normative applicabili? Vi sono incoerenze e contraddizioni tra la parte giuridica, quella tecnica e quella tributaria? Quali proventi a finanziare la gestione: TARI? Corrispettivo? Fiscalità generale? Quali sono i costi a seconda dei diversi scenari e mercati? Nell'e-book viene esaminata la complessiva disciplina, riguardante ogni aspetto della gestione dei rifiuti urbani e speciali che assume rilievo in questa situazione di Coronavirus. Più esattamente, si esaminano con taglio operativo e casistico, corredando di esempi e schemi: le c.d. (impropriamente) fonti (pareri, linee guida, circolari, etc.) riguardanti queste "nuove" gestioni emergenziali dei rifiuti urbani e speciali, come pure le novità normative (ad es. Legge "cura Italia") passando poi alle ordinanze contingibili e urgenti ex art. 191 D.Lgs. n. 152/2006 emanate dalle varie Regioni e dalle Provincie autonome; i "buchi" normativi e le aporie interpretative che si intravvedono tra le diverse discipline e attività. Sintomaticamente: privativa e non; urbani e speciali; autorizzazioni per le diverse attività svolte/attribuite; impianti per il criterio della specializzazione (ex D.P.R. n. 254/2003) o per le misure da apprestarsi secondo il principio di cautela; i proventi che finanziano le relative gestioni (Tari? Corrispettivo? Fiscalità generale?); la problematica della classificazione dei rifiuti di cui trattasi (anche nella mai abbastanza conosciuta metodica utilizzata per altri flussi di rifiuti es. codice EER 191212) e loro porosità nel sistema complessivo di gestione come derivante dal puzzle non solo provvedimentale, ma pure normativo; gli effetti dei diversi scenari (anche in materia di pianificazione e di autorizzazione) e i rischi connessi alla "combinazione" di diversi istituti giuridici (es. con il deposito temporaneo, gli stoccaggi, etc.), nello scarto tra la norma giuridica e la regola tecnica, tra queste e la disciplina tributaria e dei servizi pubblici, oltre alla fiscalità applicabile (iva, ecotassa, etc.) che potrebbe addirittura costituire un driver per la scelta di comportamenti di mala gestio, se non criminali; i nuovi soggetti, le attività, le autorizzazioni, i servizi, gli impianti e i costi che si prospettano secondo diversi scenari e mercati.
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