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490 a.C. Mentre indossa l'armatura e si prepara a scendere in campo contro il nemico persiano, Santippo non sa che sta per prendere parte a una battaglia destinata a riecheggiare nella storia: la leggendaria battaglia di Maratona. L'impresa è disperata. Re Dario, il Re-Dio, è sbarcato sulle coste greche con il suo esercito di cinquantamila soldati. Gli uomini di bronzo dell'esercito ateniese sono a malapena diecimila, un sasso d'oro gettato nel mezzo di un'alluvione. Ma Santippo, Temistocle e gli altri lottano per qualcosa di più importante di un re e, guidati da Milziade, dimostreranno ciò che può fare un popolo disposto a tutto per proteggere ciò che ama. Tra l'odore del sangue e del finocchio selvatico che ricopre il campo di battaglia, i greci respingeranno il nemico verso il mare, mettendo in fuga il temuto esercito persiano e il suo re. La grande battaglia è vinta, ma la guerra è appena iniziata. Dieci anni dopo, sarà Serse a guidare i persiani verso la vendetta, costringendo Atene a chiedere aiuto agli uomini di Sparta, guidati da Leonida, nel disperato tentativo di bloccare il nemico alle Termopili. Dopo "Il falco di Sparta", Conn Iggulden torna nell'antica Grecia per riportare alla luce un passato glorioso e i suoi protagonisti, narrando le gesta di eroi disposti a morire per difendere il proprio popolo.
PERCORSI
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