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Palazzeschi

Ebook di   Gino Tellini

Palazzeschi Ebook di  Gino Tellini
€ 17, 99
  • Editore: Salerno
  • Pagine:344
  • Tipo protezione:Adobe DRM
  • Condivisione:Permesso limitato.
  • ISBN: 9788869736551
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ePub € 17, 99 Disponibilità immediata

'Rio Bo' (« Tre casettine / dai tetti aguzzi »), 'La fontana malata' (« Clof, clop, cloch »), 'Chi sono?' (« Chi sono? / Il saltimbanco dell'anima mia »): giocoliere irriverente e spericolato, come l'aereo omino di fumo protagonista del romanzo 'Il Codice di Perelà', il fiorentino Aldo Palazzeschi (1885-1974) è autore poliedrico, poeta e narratore controcorrente. Dalle avanguardie storiche a inizio secolo, tra suggestioni crepuscolari ('I cavalli bianchi') e futuriste ('L'Incendiario'), è approdato in piena maturità alla stagione tra le due guerre ('Stampe dell'800', 'Sorelle Materassi', 'Il palio dei buffi'), per poi rinnovarsi, nel periodo della Neoavanguardia e dopo il Sessantotto, con una sempreverde energia inventiva. Ha attraversato l'intero Novecento, tra epoche e climi culturali diversi, ma ha sempre fatto parte per sé, rifiutando etichette d'appartenenza a qualsivoglia schieramento letterario. Da irriverente malpensante, ha sempre difeso il proprio talento nel sovvertire mode e parole d'ordine suggerite dalla cultura dominante. Imprendibile Palazzeschi. Quando sembra di averne catturato ogni segreto, ecco che sfugge e vola via, leggero e multiforme come Perelà, lasciando dietro di sé l'eco di una risata: divertita, irridente, sarcastica, liberatoria? Lo spettacolo stupefacente del mondo lo incanta e lui possiede il dono raro di saperne godere la messinscena più variegata, multicolore, cangiante. Il fatto è che ama e valorizza la diversità, l'imprevedibile varietà, il movimento. E in più possiede la virtù preziosa dell'autoironia. Al tempo stesso, però, scruta con sofferenza le ombre e le pene che angustiano la realtà d'ogni giorno. Ma aspira a un punto alto d'osservazione che gli consenta di convertire in gioia anche la sostanza dolente del vivere e dell'esistere: « Muoiono i poeti / ma non muore la poesia / perché la poesia / è infinita / come la vita ».

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