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Vi ricordate Wile E. Coyote, o anche Vilcoyote come spesso lo si è chiamato da noi? Ve lo ricordate sospeso tra le gole della Monument Valley, inconsapevole del vuoto sotto di lui e che, solo dopo essere stato perfidamente avvertito della situazione, precipitava al fondo del baratro in un lampo di autocoscienza capace di ripristinare la gravità? Bene, chiacchierando una sera, sollecitati dal nostro comune amico Francesco a riflettere sulla situazione culturale di oggi nel nostro Paese, abbiamo condiviso la sensazione di ripetizione ossessiva dove, ancora una volta, le politiche culturali fossero sospese nel vuoto di un abisso, che, ancora una volta, non fosse così immediata la percezione di questo abisso e che quindi, ancora una volta, qualcuno ci potesse risvegliare (consapevolmente? inconsapevolmente?) per farci cadere giù. E, sentendoci, in qualche modo, almeno benevolmente, dalla parte di Wile E. Coyote ci siamo chiesti: ma non ci sarà mai una volta che qualcuno lo avvisi della destinazione finale e che gli eviti così di precipitare, ancora una volta e inesorabilmente, verso il fondo? Questo libro nasce così. Da una riflessione che sentiamo farsi urgente, dalla voglia di lanciare un avvertimento, dal desiderio di provocare altri pensieri. L'intento è di provare a leggere la situazione attuale della cultura e di proporre alcune indicazioni su cosa potrebbe essere fatto in un domani prossimo.
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