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Si presenta qui in prima traduzione italiana integrale lo scritto più importante di Rittinghausen: La legislazione diretta del popolo, o la vera democrazia (1850), contenente una proposta volta a superare quelli che erano, agli occhi del socialista renano, i difetti più evidenti del neonato sistema democratico-rappresentativo. Proprio questa dimensione pratica e 'realistica' assegnata dall'autore allo strumento della legislazione diretta costituisce la cifra distintiva di un testo destinato a una notevole fortuna internazionale per molti decenni, e a un oblio altrettanto clamoroso, nonché repentino, in seguito. Nello studio introduttivo vengono ricostruiti i momenti salienti di questa parabola, che si concretizza - a cavallo tra Otto e Novecento - in un duraturo lascito tanto ideologico (l'articolazione di una compiuta retorica antiparlamentare) quanto istituzionale (l'adozione del referendum, dell'iniziativa legislativa popolare e del recall).
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