€ 8,
99
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Editore:
Adelphi
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Pagine:344
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Traduttore:De Angeli, Elena
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Tipo protezione:Adobe DRM
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Condivisione:Permesso limitato.
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ISBN:
9788845981272
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Lord Chesterfield scrisse per oltre un trentennio lettere al figlio Philip, fin da quando questi era un bambino di cinque anni. Lo scopo di una così lunga e intensa corrispondenza - improntata a una naturalezza «che Rousseau, tutto dedito a fare del suo Émile il frutto della natura, avrebbe bollato come espressione suprema della corruzione di una civiltà» (Fumaroli) - era di trasformare quell'unico erede in un perfetto aristocratico, munito delle doti di cultura, di gusto e di comportamento che il padre riteneva essenziali. E quando il giovane Philip partirà per il «grand tour», sarà proprio sul soggiorno a Parigi, tra il 1750 e il 1752, che Lord Chesterfield punterà perché si affinino in lui le qualità che sempre ha cercato di inculcargli. A tale periodo risalgono le lettere qui raccolte: uno strepitoso catalogo di ammonimenti (i locali equivoci, il gioco, le donne di facili costumi...), istruzioni (per esempio sulla valutazione e l'acquisto di importanti opere d'arte del passato), ma soprattutto esortazioni a imitare e far propri gli attributi precipui e irrinunciabili della «bienséance». Un'educazione raffinatissima e insieme spregiudicata all'uso di mondo - non esclusa l'arte della seduzione e della galanteria - che non mancò di scandalizzare i puritani e i pedanti. Ne fa fede il laconico commento di Samuel Johnson a proposito delle «Lettere»: «Insegnano la moralità di una puttana, e le maniere di un maestro di ballo».
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