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Per l'America Latina, il colpo di Stato in Bolivia contro il governo di Evo Morales del novembre 2019 ha segnato una cesura storica rispetto all'esperienza dei governi che, per convenzione, possiamo definire progressisti. Si tratta di un ciclo storico politico rilevante caratterizzato dal fatto che, per la prima volta nella storia, la maggioranza dei paesi della regione (includendo Centro America e almeno i maggiori stati caraibici) fossero guidati da governi di centro-sinistra. Casi diversissimi, dalla persistenza della Rivoluzione cubana a esperienze decisamente più moderate, come quella di Álvaro Colom in Guatemala. Oggi quel ciclo progressista e quel processo di democratizzazione sembra a rischio. Il volume ospita interventi di economisti e scienziati politici che, da prospettive diverse, fotografano il continuum che va dai tentativi di democrazie sociali(ste) (Cuba ed Ecuador), ai paesi in crisi democratica (primo fra tutti il Brasile), passando per l'analisi di democrazie poco più che formali. Non solo uno sguardo sul subcontinente americano, ma anche prospettive latino-americane sul mondo, attraverso il racconto di casi studio che rappresentano alternative economiche radicali.
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