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A prima vista, alimentazione e psichiatria non sono la più ovvia delle accoppiate. Se pensiamo a Freud, con tanto di pipa e divano in pelle, non lo immaginiamo certo a scrivere sul suo taccuino la ricetta del salmone al forno. Eppure, dieta e salute mentale sono inestricabilmente legate. E il rapporto funziona in entrambi i sensi: scelte alimentari sbagliate portano a un aumento di problematiche psicologiche, che a loro volta conducono a cattive abitudini in fatto di cibo. Finché non risolveremo i problemi di alimentazione, non ci sarà farmaco né psicoterapia in grado di aiutarci davvero. E non si parla solo di patologie gravi: a chiunque può capitare di sentirsi triste o nervoso, anche se non gli è mai stata diagnosticata una condizione di depressione o ansia. Tutti noi abbiamo sofferto di ossessioni e affrontato traumi, grandi o piccoli. Tutti desideriamo una memoria di ferro e grandi capacità di concentrazione. Tutti vogliamo dormire bene e avere una vita sessuale soddisfacente. In "La dieta del cervello" la dottoressa Uma Naidoo, pioniera della psichiatria nutrizionale, oltre che chef qualificata, ci mostra in modo semplice e chiaro come sfruttare l'alimentazione per raggiungere il pieno benessere in ogni aspetto della salute mentale. E, nella parte finale del volume, affianca alla teoria la pratica: sia fornendo alcune informazioni di base per scegliere gli alimenti da comprare e organizzare al meglio la nostra cucina, sia presentando un menu specifico - con tre pasti principali e spuntini intermedi - per combattere alcuni tra i più comuni disturbi del nostro tempo.
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