San Paolo Store

01/07/2018

Santa Ester Regina di Franca Zambonini

Che Dio ti renda come Sara, Rebecca, Rachele, Lea” così augura la benedizione per le figlie che si usa nelle famiglie ebraiche. Per portare un altro esempio: Benvenida Abrabanel, nota per la cultura e la generosità, gran dama del Rinascimento che commissionò la celebre Bibbia di Ferrara, fu descritta “pietosa come Myriam, saggia come Deborah, devota come Ester,coraggiosa come Giuditta”. Le eroine bibliche sono ammirate per sapienza,forza di carattere, fedeltà a Dio e al popolo eletto. Ester è la protagonista del libro della Bibbia a lei intitolato. Il suo nome in persiano significa stella, oppure la dea Ishtar; in ebraico è Hadassah, che vuol dire mirto, una pianta dal profumo dolce e di sapore amaro, così come Ester fu dolce per la sua gente e amara per i persiani. La vicenda si svolge tra personaggi e scenari degni di una fastosa opera lirica. Una corte orientale con tende di porpora, marmi rossi e neri, coppe d’oro per il vino, banchetti interminabili. In tanta magnificenza si muovono re, regine, nobili,belle donne, eunuchi, ancelle, cortigiani; tra intrighi e tradimenti puniti con il patibolo, fedeltà premiate con prestigiosi incarichi. La narrazione del libro di Ester ha il ritmo di un dramma dallo scioglimento rinviato con abile suspence, e nell’attesa lo alleggerisce la vivacità dei dialoghi, di singolare finezza psicologica, tra episodi curiosi o lieti. I personagg isono dei prototipi:Assuero, monarca inflessibile ma giusto; Aman, potente e malvagio funzionario nemico dei giudei; Mardocheo, il pio ebreo obbediente alla volontà divina; Ester, l’eroina abile e coraggiosa che salverà il suo popolo. L’azione si svolge in tre parti,come gli atti di un’opera. Nella prima parte, c’è l’antefatto: le origini di Ester e dello zio Mardocheo, la presentazione della corte,fino al re Assuero che ripudia la regina Vasti e sceglie la bellissima Ester. Nella seconda, il ministro Aman organizza un complotto per sterminare gli ebrei e Mardocheo riesce a sventarlo solo con l’intervento decisivo della regina Ester.

La terza parte racconta il lieto fine del trionfo degli ebrei sui loro nemici, e di come la regina e Mardocheo istituirono la festa detta“Purim” affinché fosse commemorata per sempre quella vittoria “con riunioni,gioia e allegria al cospetto di Dio per tutte le generazioni”. Purim, plurale della parola pur che deriva da“sorte”, perché Aman estrasse a sorte la data prevista per il massacro degli ebrei, si celebra il quattordicesimo giorno del mese di Adar (febbraio-marzo). È un po’ il carnevale ebraico: i bambini si mascherano e fanno baccano con i tamburi di latta, gli adulti bevono vino e stanno in allegria per rievocare un episodio a lieto fine così inconsueto nella storia dei figli di Israele; c’è anche uno scambio di doni e la consuetudine di fare la carità ad almeno due poveri, affinché tutti partecipino alla gioia per lo scampato pericolo. Ester appartiene alla tribù di Beniamino deportata a Susa (Shushan, inPersia) al tempo del re Joachim. Rimasta orfana di entrambi i genitori, viene adottata dallo zio Mardocheo che la cresce con l’amore di un padre e le cure di una madre. Mardocheo teme che la bellezza di Ester la esponga a pericoli, perciò la tiene nascosta con vari sotterfugi. In questo aspetto segreto, la storia di Ester è vista da alcuni commentatori come caratteristica dell’ebreo che vive nella diaspora e non si rivela per difendersi dall’ostilità antisemita. Ma Assuero (storicamente Serse I, regnante dal 485 al 465a.C.), al quale erano arrivate voci sulla bellezza della fanciulla, vuole conoscerla. Da allora “l’amò più di tutte le altre donne… e pose sul suo capo la corona regale e la fece regnare al posto della regina Vasti… Ella, seguendo l’ordine di Mardocheo, non aveva rivelato né la sua patria né il popolo al quale apparteneva”.

Intanto Mardocheo ha scoperto a corte un complotto contro il re Assuero ordito da Aman, il potentissimo ministro che ricopre la più alta carica del regno. Aman decide di eliminare Mardocheo insieme a tutto il suo popolo,emanando un decreto di sterminio e fissandone la data con il lancio del pur, la sorte. A  Mardocheo non resta che rivolgersi a Ester affinché interceda presso il re Assuero. La regina, colpita da tremenda angoscia, cerca rifugio presso il Signore, Mardocheo insiste che tocca a lei salvare gli ebrei, ammonendola con un avvertimento che richiama un destino stabilito: “E chi può sapere se non è proprio per questa occasione che tu sei pervenuta alla regalità?”. A questo punto Ester, ormai pienamente consapevole della sua forza, è pronta a desporre la vita per la liberazione e la salvezza del suo popolo. Dopo tre giorni di preghiera e digiuno, l’eroina organizza un banchetto cui partecipano re Assuero e il perfido Aman, svela al re la sua origine ebraica e quindi la sua condanna ad essere massacrata insieme agli altri ebrei. La situazione si capovolge. Aman viene appeso al patibolo che aveva preparato per Mardocheo,e con un decreto il re ordina ai giudei di difendersi dai loro nemici,nel giorno in cui la loro eliminazione era stata stabilita. Il trionfo dei giudei è definitivo. Il libro di Ester si chiude con l’istituzione della festa dei Purim, che verrà celebrata da tutte le generazioni: “Essendo questi i giorni in cui gli ebrei ebbero pace dai loro nemici, e la loro sorte cambiò dall’angoscia alla gioia, dal lutto alla festa, diventando giorni di festino e di gaudio, di scambio di doni e di offerte ai poveri”. Il nome di Ester regina compare in alcuni martirologi (gli elenchi dei “testimoni”assurti alla santità) della Chiesa latina; è ricordata nel Sinassariometrico della Chiesa greca, mentre la Chiesa copta la festeggia il 30 dicembre. La figura dell’eroina che salvò il suo popolo ha ispirato molti pittori. Tra i più illustri, Paolo Veronese ha dipinto con la sontuosità delle vesti  e l’armonia dei movimenti Ester incoronata da Assuero, che sta nella chiesa diSan Sebastiano a Venezia.