Sant’Adriano – che significa “nativo di Adria” presso Rovigo – subì il martirio con Eubulo il 5 oppure il 7 marzo del 309 a Cesarea, “sesto anno della persecuzione”, secondo la testimonianza di Eusebio. Essendo venuti entrambi a Cesarea in Palestina per aiutare i martiri di quella città, i due santi furono scoperti e, per aver confessato la loro fede, furono condannati alle belve, per ordine del governatore Firmiliano, nel giorno della festa della Fortuna. Adriano, dopo essere stato gettato in pasto ad un leone, fu finito con la spada. Nei sinassari greci il giorno 7 o 8 maggio è celebrata la festa dei santi martiri Eubulo e Giuliano, ma si ritiene che sotto questo secondo nome si nasconda una corruzione del nome di Adriano. Qualche cosa di analogo è accaduto nel Martirologio geronimiano, dove fra i santi ricordati il 5 marzo sono menzionati Adriano e Euvolo.