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È sempre più difficile per il credente vivere in una società secolarizzata come l'attuale, nella quale una certa interpretazione della scienza sembra negare l'esistenza stessa di Dio. La fede cristiana è sottoposta più di ogni altra a critiche e a veri e propri attacchi sulla base dell'assunto che essa sarebbe del tutto contraria alla ragione e inconciliabile con le conquiste scientifiche. Timossi fornisce ai credenti uno strumento per rispondere ai dubbi sollevati dalla cultura contemporanea e per consentire a tutti di proporre a testa alta e a viso aperto la propria fede, rintuzzando se occorre le tesi dei non credenti. La sua riflessione muove a partire dalla filosofia greca fino alla scienza contemporanea. Parafrasando Jean Guitton, alla fine ogni uomo si trova sempre a dover scegliere tra l'assurdo, ovvero il nulla, e il Mistero; ed è più ragionevole scegliere il secondo piuttosto che il primo, come fanno da sempre i cristiani.
ROBERTO GIOVANNI TIMOSSI. Scrive per il quotidiano Avvenire e per La Civiltà Cattolica. Filosofo noto per il suo impegno nel confronto interdisciplinare tra filosofia, teologia, religione e scienza. Specializzato in studi di logica, di filosofia della scienza e di teologia filosofica, è anche tra i maggiori studiosi e critici italiani dell’ateismo moderno. È membro del Consiglio Scientifico di SISRI (Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca Interdisciplinare) e del Comitato di Gestione della Fondazione Compagnia di San Paolo di Torino. Con Edizioni San Paolo ha pubblicato: L’illusione dell’ateismo. Perché la scienza non nega Dio (2009) e Decidere di credere. Ragionevolezza della fede (2012).
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