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La spiritualità di colei che viene affettuosamente chiamata «santa Teresina» non è riducibile a una pratica o a una virtù particolare. Consiste piuttosto in un atteggiamento interiore che si manifesta attraverso un'apertura fiduciosa del cuore all'azione di Dio e un desiderio bruciante di «vivere d'amore». Per Teresa, l'amore ha sempre l'ultima parola. In questa esperienza centrata sulla persona di Gesù, l'Autore individua dieci atteggiamenti interiori che sono altrettanti inviti a vivere l'avventura della santità.
La spiritualità di santa Teresa non procede per enunciati né si colloca all’interno di un sistema stabile e necessitante. Quando scrive la celebre “Storia di un’anima” lo fa di getto, con trasporto, animata da un amore profondo e travolgente: la sua , scrive Gauthier, “è un’esistenza teologica”, che non si riduce a una pratica o una virtù specifica, ma si identifica con “un’apertura fiduciosa all’azione di Dio e un desiderio bruciante di ‘vivere d’amore’”, con quei dieci atteggiamenti interiori, che rappresentano la scintilla divina che brilla nella finitezza.
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