€ 9,
49
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Editore:
Quodlibet
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Pagine:276
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Traduttore:Polledro, Alfredo
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Tipo protezione:Filigrana digitale
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Anteprima:Permesso limitato.
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ISBN:
9788822911391
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Questo è uno dei romanzi meno conosciuti e più riusciti del grande scrittore russo. Dove l'orrendo e insopportabile protagonista, Fomà Fomìc, detta legge nella piccola corte famigliare della generalessa Krachòtkina nel paesino di Stepàncikovo, come un Rasputin di ultima categoria. È un romanzo abbondantemente comico, cosa rara in Dostoevskij. Fomà Fomìc chiacchiera, mena la lingua, fa l'intellettuale onnisciente, intontisce tutti a furia di istruzione, vuole insegnare il francese anche ai contadini; sembra un personaggio isterico e sbraitante della televisione d'oggi, un tuttologo spudorato, che a buttarlo in mezzo al letame continuerebbe a cianciare. Appartiene alla schiera dei rancorosi falliti; ce n'è uno in ogni romanzo di Dostoevskij, qui è eccezionalmente caricaturale e antipatico. Il libro è del 1859, anticipa le Memorie del sottosuolo e i suoi grandi più noti romanzi.
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