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Il brano, per flauto, violino e violoncello, è dodecafonico; si tratta, tuttavia, di una dodecafonia non strettamente rigorosa, che si potrebbe definire quasi "melodica". La serie originaria (Mi bemolle-Do-Do diesis-La-Sol-Si bemolle-Si- Re-Mi-Sol diesis-Fa diesis-Fa) e le relative trasposizioni, si snodano fra i tre strumenti, si intrecciano e si sovrappongono, dando vita ad una fitta trama contrappuntistica, che in alcuni passaggi, soprattutto nell'ultima parte, si apre a momenti di svuotamento e rarefazione. La struttura del brano è caratterizzata da una sorta di simmetria tra le parti, realizzata attraverso procedimenti canonici e imitativi a diversi intervalli.
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