€ 4,
99
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Editore:
il glifo
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Tipo protezione:Filigrana digitale
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ISBN:
9788897527527
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"Per la coscienza moderna in tempi di pace, la guerra è una mostruosità complicata da un'assurdità: e perciò nessuno può credere se stesso capace di avere contribuito a cominciarla". "Satana dilapidatore" (Satan, the Waster), uscito nel 1920, è un saggio di antropologia politica della Grande Guerra in una prospettiva radicalmente pacifista e radicalmente razionalista: ma sebbene sia un libro militante, non è né una predica né un libro di buone intenzioni; è un'analisi spietata dell'accaduto, costruita sulla visione originale di una scrittrice dalla personalità unica. Il libro si compone di una commedia simbolica incentrata sulla metafora tradizionale del diavolo e di una raccolta di saggi che ne chiariscono gli infiniti significati e suggerimenti. La prima guerra mondiale è il prodotto di un sistema che ha perduto la capacità di governo della propria complessità, e ogni spiegazione tradizionale del fenomeno è inadeguata. Sicché "Satana dilapidatore" sarà questo: l'inizio della ricerca di una chiave di questo evento inaccettabile, senza conferire mai alcuno status prioritario alle spiegazioni e razionalizzazioni tradizionali. Siamo di fronte a un fenomeno che richiede spregiudicatezza completa del pensiero, e di conseguenza innovazione radicale del modo di esprimersi. Il lettore attento ricaverà da questo "atlante della coscienza (sporca)" dell'Europa della Grande Guerra, un'infinità di suggerimenti per la sua riflessione, e ne uscirà con una visione del fenomeno complessivo radicalmente cambiata. La traduzione italiana, a cento anni dalla pubblicazione, è la prima traduzione di "Satana dilapidatore" che sia mai stata fatta.
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