€ 10,
99
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Editore:
Altreconomia
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Pagine:108
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Tipo protezione:Filigrana digitale
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ISBN:
9788865163740
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In una società sempre più immateriale, continuiamo a scrivere sulla carta, a far suonare un Lp, a scattare una foto con la Polaroid. Non per moda, ma per il segreto piacere che danno la materia e le relazioni. Questo libro racconta la "rivincita delle cose": il piacere di tenere in mano un libro, il graffio della puntina sull'Lp, il lampo del cubetto flash, ma senza voler contrapporre l'impero digitale alla ribellione analogica e nemmeno risvegliare nei lettori la nostalgia per i tempi andati. Piuttosto è un invito a riflettere - attraverso storie di cose e persone - sull'intelligenza degli oggetti,sul loro valore relazionale e sul significato di attività umane che non possono essere cancellate con un semplice delete. La carta e la scrittura a mano, il vinile e i suoi solchi, la pellicola stampata e tanti altri "piaceri analogici", che oggi non sono soltanto "tornati di moda" ma rivestono ancora un profondo senso culturale, sociale e umano. Un libro che canta gli epici duelli tra pesanti volumi e agili reader, tra Google maps e Tuttocittà, tra Polaroid e iPhone 11, tra stampante 3D e tornio. Senza fare troppo il tifo, beninteso. Alzi la mano chi non prova un po' di disagio quando vede ragazzi (e adulti) guardare un'opera d'arte o un concerto attraverso uno schermo o non sobbalza di fronte alle manifestazioni di "analfabetismo funzionale". Con la prefazione di Alessandro Robecchi e interviste a Paolo Cognetti, Filippo Del Corno e Massimo Temporelli.
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