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È fra il 2014 e il 2016 che Robert Spaemann si risolse a dare alle stampe le sue Meditazioni sul Libro dei Salmi: l'opera di un'intera esistenza, composta nel ritmo lento di svariati decenni, nell'intimità di un'esperienza filosofica e cristiana assolutamente unica. Ne conosceva l'esistenza soltanto una cerchia ristretta di amici, fra i quali H.U. von Balthasar che, a suo tempo, ne aveva caldeggiato la pubblicazione. Una lunga attesa che ora ripaga del tutto il lettore impaziente, consegnandoci una sintesi perfetta dell'eredità filosofica e spirituale di uno dei massimi filosofi del nostro tempo. Non è un caso che queste Meditazioni siano diventate un punto di riferimento frequente per le riflessioni di papa Benedetto XVI. La prospettiva intima e personale, che si alterna serenamente e con equilibro a quella antropologico-filosofica, fa di quest'opera un unicum assoluto nella storia millenaria delle meditazioni sui Salmi. Prende e contagia gioiosamente il suo fortunato lettore. L'affermazione che accompagna la Meditazione sul Salmo 5 diventa una concreta e luminosa esperienza alla portata di ogni lettore: «La vera preghiera contiene già l'inizio del suo appagamento. La grazia di poter pregare contiene già l'inizio di quella gioia che la preghiera invoca».
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