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Un piccolo romanzo che ha l'illusione di rendere evidente ciò che tutti cerchiamo: noi stessi. Sull'Appennino modenese, a Rocchetta Sandri, si intrecciano le vite dei personaggi di questo borgo di montagna dove ciascuno, a modo suo, è alla ricerca di qualcosa. A indurre all'esplorazione del sé è il monte Libro Aperto, che funge da sfondo reale e idealistico di una improvvida comunità di emigrati provenienti da diverse parti del mondo. Francesco, imprenditore ma soprattutto artista, si rifugia nel borgo montano dopo una vita costruitasi all'insegna delle aspettative, piuttosto che della propria vocazione. A Rocchetta Sandri si ritrova Jibrail, secondo di due gemelli nigeriani - di cui uno convertito al cattolicesimo - alle prese con i guerriglieri integralisti islamici. Hadiya, con il suo devastante passato da prostituta bambina, si aggiunge al gruppo in ricerca della catarsi. A coronare la schiera dei cercatori, attorniati dai curiosi abitanti che popolano il paese appenninico, due figure emblematiche: don Aronne, il prete anarchico, e Tosco, il profetico eremita del Libro Aperto. Non solo uomini, donne e luoghi, tuttavia, svolgono un ruolo in questo romanzo di ricerca interiore: un oggetto - un anello, inscindibilmente legato al monte Libro Aperto - suggella il purificatorio ritrovamento di se stesso da parte del protagonista, che si fa persona e crea anche per il lettore il monile.
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