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L'oggetto del nostro corso è dichiarato già dal suo titolo: linguistica araba. Certamente non risulta strano affrontare lo studio pratico della lingua araba: sarebbe assurdo (anche se purtroppo non di rado accade) discettare di Islam, musulmani e Medio Oriente senza poter accedere alle fonti o interloquire con le persone concrete. Qualche parola in più richiede invece l'introduzione dello studio teorico. Perché affrontare la linguistica araba fin dal primo anno? Non bastava la fatica di apprendere i rudimenti di una grammatica sicuramente non facile? Si tratta semplicemente di un pedaggio da pagare perché siamo iscritti a una facoltà di Lingue? Per iniziare a rispondere a questa domanda, mi servirò delle parole di un famoso storico arabo, Ibn ?ald?n (13321406) il quale nella sua Introduzione alla Storia universale (in arabo almuqaddima) afferma: Esistono quattro pilastri della lingua araba: la lessicografia, la grammatica, la sintassi e la stilistica e la letteratura. Tutte queste branche sono indispensabili ai dottori della Legge perché il Corano e la Sunna, fonte di tutte le leggi religiose, sono in arabo e sono state trasmesse dagli arabi, i Compagni del Profeta e i loro immediati successori. Occorre dunque spiegarli nella loro lingua e questo obbliga i futuri esperti di legge a conoscere la linguistica araba.
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