vota, segnala o condividi
Benvenuti nell'Universo post atomico! Benvenuti nell'Oltre in cui ogni cosa non ha significato alcuno, in cui il dolore è caratteristica ontologica dell'esistenza, del reale e dove tutto si maschera di delirante surrealismo. Siamo aldilà delle poetiche ciniche di un Houellebecq, della disillusione alla Cioran, e persino oltre la rassegnata accettazione del "Caligola" di Camus. Siamo stati eruttati oltre il vortice più basso del buco nero, in un mondo che non riconosciamo, non comprendiamo. Non conosciamo ancora, sembra dirci il poeta. Il mondo è lì e lui non fa altro che viverlo. Non c'è nessun intento epistemologico in quello che Humouda fa, nessuna intenzione antropologica o semplicemente etnografica. Il poeta non è viaggiatore ottocentesco avido di scoperte nuove, di avventure mirabolanti in mondi esotici e lontani; esploratore che però sa che ciò che l'attende sarà sempre un tè delle cinque in un salotto elegante e vittoriano.
PERCORSI
L'uso di questo contenuto è regolato da licenza
eBook: istruzioni per l'uso