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"La traiettoria dell'utopia in età moderna si è sviluppata intrecciandosi con l'affermazione della forma politica dello Stato e dei suoi numerosi travagli, tanto sul piano concettuale e giuridico quanto nella storia concreta, ovvero nella competizione dei vari Stati europei per il predominio o per l'indipendenza, così come per la propria stabilità interna. Su questo sfondo storico-intellettuale si innestano le dinamiche della storia della comunità. A partire dall'inizio del XVI secolo quest'ultima si trova implicata in due dinamiche contrapposte. Per un verso, la crisi religiosa del Cinquecento agisce da moltiplicatore, favorendo o inducendo la formazione di una pluralità di forme comunitarie, spesso contraddistinte da un profilo religioso. Per un altro verso, la progressiva affermazione dello Stato (seguito in ciò, o forse preceduto, dalla religione), tende a riassorbire progressivamente ogni tipologia di comunità nella nuova configurazione di potere della sovranità centralizzata, fino alla idealmente compiuta atomizzazione della società nella forma dello (...)".
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