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Tocchiamo qualcosa di caldo e il nostro cervello elabora una reazione riflessa che ci porta a ritrarre la mano, proteggendoci da una lesione. Per noi questo tipo di dolore è ovviamente positivo, afferma Cervero; si comporta come un allarme che ci allerta del pericolo e ci tiene lontano dai guai. Ma non tutto il dolore è positivo. C'è un altro tipo di dolore che è una sorta di maledizione: il dolore cronico non legato ad una lesione. Questo è un tipo di dolore che riempie gli studi medici e rende la vita miserabile. Cervero ci presenta le ultime ricerche sui misteri del dolore cronico e gli sforzi per sviluppare trattamenti sempre più efficaci e ci ricorda che il dolore è il motivo più comune per cui richiediamo il consulto di un medico, ma rimane un enigma biologico: ci protegge, ma non sempre; le sue manifestazioni non sono solo sensoriali ma anche emozionali. Non c'è modo di misurarlo in modo oggettivo, non esiste nessun esame diagnostico che dia esito positivo per il dolore; l'unico modo che esiste nella professione medica per valutarlo è ascoltare la descrizione che ne fa il paziente.
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