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Le moderne società di massa globalizzate non sono più articolate secondo lo spazio politico degli stati nazionali, bensì secondo le connessioni funzionali: le vie di trasporto, le reti energetiche e le infrastrutture virtuali sono i veicoli attraverso cui si proietta il potere e si esercita l'influenza. Di questi asset strategici, il sistema dei trasporti di merci e persone appare collocato, almeno nel dibattito politico-mediatico europeo e italiano, in una posizione di rincalzo, smaccatamente ancillare, quasi alla stregua di un male necessario. Suscita, però, straordinaria e repentina attenzione quando c'è da reperire risorse, attraverso la tassazione, sovente eccessiva e capricciosa, talvolta illogica. Il volume propone alcuni saggi tematici al riguardo: sul ruolo dei trasporti nella traiettoria verso un'economa sostenibile sotto il profilo tanto ambientale quanto economico e sociale; sui costi, in termini di mancata crescita, dei deficit di accessibilità e logistica, nelle regioni italiane e nella comparazione internazionale; sul ruolo del sistema portuale italiano, fuori dal mito della «piattaforma logistica del mediterraneo» e dentro i problemi gravi e concreti che bisogna affrontare per dare il giusto smalto alle vie del mare; sulle sfide che l'autotrasporto dovrà raccogliere e vincere, con un processo doloroso, ma inevitabile che si intreccia con una concorrenza opaca dentro un'Europa incompiuta. Si offre, senza (troppi) pregiudizi ideologici o di parte, un quadro aggiornato delle principali questioni che dovranno essere affrontate nei prossimi dieci anni. Proprio quelle che costituiscono il contenuto dei grandi piani nazionali ed internazionali di transizione green che hanno visto la luce negli ultimi tempi.
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