Temporaneamente non disponibile
vota, segnala o condividi
Quattordici racconti che tratteggiano spaccati di esperienze similari e aliene a un tempo. Caoticamente eclettici nel loro susseguirsi e nel linguaggio, sovente crudo e diretto, a volte gergale; sempre costellato di metafore e allusioni, perlopiù sessuali, più sboccato che lascivo, un po' guascone. Il sesso quindi: un sesso brullo, senza amore, neanche particolarmente allegro, spesso greve, fatticcio, spoglio e didascalico, tanto più bello e sincero quanto squallido. Altre volte il linguaggio si fa più curato, elegante, e indugia su descrizioni accurate degli ambienti e dei personaggi, per poi fluire impaziente a definire le trame. Alcune sono narrazioni amaramente divertenti, a tratti scollacciate, spinte e licenziose, che fanno intuire un approccio alla sessualità e alla vita dalle sfumature rusticane, volutamente grossolane, un misto di farsa e commedia. I personaggi sono per lo più soggetti veraci di periferia, figli di quella nostalgica cultura rionale e rurale, schiavi dei loro atavici pregiudizi, inclini alla supremazia delle passioni. Si muovono con protervia nell'alveo di una disincantata ordinarietà, gelosi e succubi dei propri vizi sublimandoli a fondamenti dell'esistere. Si insinuano poi, avulse e stridenti, situazioni kafkiane, che decretano la fine di una vita o l'inizio di un incubo. Poiché la vita, in fondo, non è altro che una magmatica poliritmia di strane circostanze.
PERCORSI