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La mia porta è sempre aperta




Papa Francesco (Jorge Mario Bergoglio) - Antonio Spadaro
La mia porta è sempre aperta. Una conversazione con Antonio Spadaro
Rizzoli


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Nell’agosto 2013 Jorge Mario Bergoglio e Antonio Spadaro si incontrano nella Domus Santa Marta in Vaticano, dove il primo, rifiutando lo scintillio degli appartamenti pontifici, ha deciso di risiedere (“ho bisogno di uscire per strada”, spiega in modo spontaneo, come fosse scontato, “mi piace stare tra la gente”).

Bergoglio è Papa da pochi mesi (13 marzo 2013), sufficienti a comprendere che sarà un pontificato appassionato per non dire “rivoluzionario”. Spadaro è un teologo raffinato, un esperto di nuovi media nonché il direttore de “La Civiltà Cattolica”, la rivista dei gesuiti. Ed è proprio da qui, dalla comune appartenenza all’ordine fondato da Ignazio da Loyola, che comincia un dialogo appassionato, che spazia dalla vita privata di Bergoglio (le sue origini, la giovinezza in Argentina) a quella culturale (la passione per Chagall e Caravaggio, per Hölderlin e Dostoevskij, finanche Manzoni e Fellini), dal modo in cui intende affrontare il compito che gli è stato assegnato a quello in cui guarda il mondo secolare, sempre più instabile e frantumato.

Ne “La mia porta è sempre aperta”, un libro costruito su una lunga intervista arricchita da retroscena e analisi preziose, Francesco appare proprio come lo vediamo nei servizi in internet o in televisione. Un uomo profondo e ironico. Semplice e attento. Che rifiuta l’esteriorità e il formalismo, cui contrappone la frugalità e il ritorno all’essenziale. Che si rivolge non solo alla comunità dei fedeli ma anche a chi, per una ragione o per l’altra, non ne fa parte. Che, grazie alla sua esperienza nella capitale argentina, conosce gli ultimi, gli esclusi, coloro che vivono ai margini della società e non hanno la forza per reagire. Che parla della Chiesa come di una comunità viva e accogliente, che non ha paura di aprirsi al mondo e di presentarsi come interlocutore saldo e al tempo stesso curioso. Una Chiesa missionaria, che batte le strade e le periferie, che vivifica gli insegnamenti del Concilio Vaticano II e non teme il sorriso. Una Chiesa viva: la Chiesa di Papa Francesco.