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Il cinema in sala


Una guida veloce dei film in uscita nelle sale italiane. Proposte e consigli per un weekend al cinema.


La cosa più bizzarra che mi è capitato di leggere è stata che Il cavaliere oscuro – Il ritorno superi troppo le aspettative per essere un film di supereroi e che Nolan esageri con la sua volontà di invadere lo spettatore di immagini, personaggi psicologicamente troppo costruiti e contenuti intessuti in modo troppo complesso per un film su Batman.
Perché un film su Batman non può essere un ottimo thriller, un ottimo action movie o un ottimo noir?
Perché perdersi sempre nel tentativo di racchiudere un film in definizioni che spesso risultano strette e incomplete?


Se chiedi una foto a LaChapelle, non puoi non sapere cosa ti aspetta. Se offri la storia di Batman a Nolan, non puoi stupirti se il cattivo Bane diventa il personaggio dalla psicologia più carismatica e affascinante, tanto psicopatico quanto umano; non puoi inorridirti se vieni attaccato da scariche di adrenalina, che lasciano il posto a momenti di grande stasi (a volte noia), che preparano a nuove scosse.

Questo è Il cavaliere oscuro – Il ritorno. Un film che offre spunti di riflessione da qualsiasi punto di vista lo si guardi. L’occupazione di Wall Street, la guerra tra le due fazioni rimaste a contendersi Gotham, la riflessione sulla natura doppia del reattore nucleare: bene vs male.  Troppi spunti attuali per un film su un supereroe?

Sta di fatto che, ancora una volta, il cattivo non è più soltanto un antagonista di Batman, il suo alter ego maligno, bensì il motore senza il quale Bruce Wayne non può recuperare quella forza interna e assopita che gli serve per risorgere dall’oblio, dalla solitudine e dalla rassegnazione.
E, come già accaduto con l’epico Joker di Heath Ledger, anche in questo capitolo il cattivo Bane nasconde, dietro alla maschera, (Joker lo nascondeva dietro al trucco ma soprattutto dietro al suo ghigno ironico) una umanità talmente complessa da riuscire, in alcuni momenti, a strappare l’interesse dello spettatore allo stesso Batman.
Non capita lo stesso con Selina Kyle, meglio nota come Catwoman, interpretata nel finale da una Anne Hathaway che non convince fino in fondo. L'astutissima ladra, che finisce per allearsi con la causa del bene combattuta da Batman, non regge il confronto con la storica Michelle Pfeiffer.


Ma Batman e il bene vincono sempre. In questo Nolan non avrà deluso le aspettative di chi era convinto di vedere un film sui supereroi e si è trovato di fronte ad uno psycho-thriller !  E il finale non vi lascerà di certo attaccati alle poltrone.

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