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'Dopo il grande affresco narrativo dedicato alla figura di Óláfr Haraldsson, il 're santo', la sesta parte dell'opera di traduzione e commento della Heimskringla a cura di Francesco Sangriso presenta le due saghe dedicate rispettivamente al figlio e al fratello per parte di madre di Óláfr, Magnús e Haraldr (Magnúss saga ins góða, Haralds saga Sigurðarsonar). L'analisi condotta dall'Autore si sofferma sugli elementi caratterizzanti il periodo di regno dei due sovrani, mettendo in evidenza le profonde diversità fra la personalità di Magnús e quella di Haraldr, che esprimono due concezioni della regalità divergenti se non opposte, soprattutto nell'ambito del rapporto con l'aristocrazia fondiaria. All'abilità diplomatica di Magnús, che dopo un iniziale conflitto, riesce a ottenere un solido compromesso con i maggiorenti del paese, fa da contrappunto il deciso, e, talvolta, rozzo, atteggiamento bellicoso di Haraldr che culminerà nell'eliminazione violenta di Einarr þambarskelfir, il più autorevole rappresentante dell'aristocrazia. Si tratta di un vero e proprio 'assassinio politico' che mette in luce come Haraldr si comporti più da condottiero che da regnante. (...)'.
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