Quella di santa Pelagia è una figura alquanto leggendaria. Nativa di Antiochia, dove era ballerina, nel 453 si convertì in seguito a una predica di san Nonno di Edessa. Venduti i suoi beni, si ritirò, in abiti maschili, in una cella sul Monte degli Ulivi, dove trascorse in penitenza il resto della sua vita. San Giovanni Crisostomo la esalterà con grandi lodi. Secondo un’altra ricostruzione invece, Pelagia fu martire di Antiochia, vittima della persecuzione di Diocleziano. Ella, quindicenne, testimoniò in modo insolito la sua fedeltà a Cristo: quando i soldati dell’imperatore si recarono alla sua dimora per portarla davanti al tribunale che l’avrebbe sicuramente condannata perché cristiana, Pelagia domandò loro di potersi cambiare d’abito. Salì al piano superiore e ben sapendo a quale trattamento indegno sarebbe stato esposto il suo corpo, si uccise tentando la fuga dalla finestra. Era circa il 302.