Liberata è il nome sotto il quale fu venerata in Spagna e in Italia una leggendaria figura. La tradizione spagnola ne fa una delle nove figlie date alla luce in un solo parto da Calsia, moglie del re pagano Catellio; nascoste dalla madre e educate cristianamente dalle nutrici, subirono il martirio durante la persecuzione scatenata dal padre. Secondo una leggenda italiana si tratterebbe invece della figlia di un nobile del Moncenisio, accolta nel monastero delle Benedettine a Como, e morta nel 580, dopo aver fondato, insieme a sua sorella santa Faustina, il monastero di Santa Margherita. La leggenda nordica infine la vuole figlia di un re pagano del Portogallo, costretta dal padre al matrimonio; avendo ella rifiutato, le sarebbe miracolosamente cresciuta una folta barba. Appesa per derisione dal padre a una croce, in rozzo saio, corona e calzari d’oro, avrebbe trascorso parecchi giorni confortata dalla musica di un povero suonatore, cui ella donò le preziose calzature.