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27/04/2018

San Liberale

La leggenda narra che Liberale, nato ad Altino in una famiglia appartenente all’ordo equester, fu educato nella fede cristiana da Eliodoro, primo vescovo della città. Allo studio della dottrina cristiana, alle preghiere prolungate e alle dure mortificazioni della carne egli univa l’assistenza ai poveri e agli ammalati e l’azione vigorosa per sostenere il coraggio dei credenti, convertire i pagani e gli ariani e opporsi alle loro prepotenze. Ogni giorno assisteva alla santa messa e ogni domenica riceveva la comunione, e, preso cibo solo in quel giorno, restava completamente a digiuno il resto della settimana.
Un giorno, mentre pregava nella cattedrale, si addormentò e nel sonno gli apparve il suo angelo custode in forma di uomo che lo incoraggiò e gli preannunciò vicina la morte. Liberale, visitate un’ultima volta le chiese della città e dei dintorni, andò a Castrazone dove c’era una chiesa dedicata a san Lorenzo. Si fermò là conducendo vita eremitica, ma, colpito da grave malattia, morì poco dopo. Clero e popolo lo seppellirono in quella chiesa entro un’arca marmorea.
Siccome nel 452 il territorio di Altino entrò a far parte della diocesi di Treviso, fin dal sorgere del libero comune, nel XII secolo, Liberale fu proclamato patrono di questa città, pur restando gli apostoli Pietro e Paolo titolari della cattedrale nella cui cripta è la sua tomba. Anche Castelfranco Veneto lo volle suo patrono.