Dopo i primi studi, viene accolto a Parigi nella Congregazione dell’Oratorio, creata nel 1611 dal futuro cardinale Pietro de Bérulle, per formare buoni predicatori. Nel 1625, ordinato sacerdote, viene mandato a Caen, nella nativa Normandia, dove si dedica alle “missioni al popolo”, che sono cicli di soggiorno, incontri e predicazione, da un paese all’altro. Ma la Francia è squassata dalla Guerra dei Trent’anni (1618-1648): molti non sanno più in cosa credere; la tradizionale pratica religiosa cattolica, già messa in crisi nel secolo precedente dalle guerre di religione, ora è anche attaccata dal movimento giansenista. Ma il peggio sta dentro la Chiesa di Francia. Sta nel suo clero scadente e apatico, nell’ignoranza di troppi preti. Giovanni si convince che la prima necessità è rifare il clero: e vorrebbe che fosse il “suo” Oratorio a promuovere da Parigi questo sforzo. Arriva però una risposta negativa, e allora lui fonda nel 1643 la Congregazione di Gesù e Maria, formata da sacerdoti legati dal voto di obbedienza (e chiamati poi eudisti) con lo scopo di tenere anche le “missioni al popolo”, ma soprattutto di aprire e dirigere seminari, che diano ai futuri sacerdoti l’indispensabile formazione spirituale. Nello stesso 1643, fonda a Caen il primo seminario di Normandia (poi quelli di Coutances, Lisieux, Rouen,Evreux e Rennes). Intanto, sempre a Caen, ha creato l’Ordine femminile di Nostra Signora della Carità, votato alla riabilitazione delle donne vittime di sfruttatori: un’istituzione che nell’Ottocento si svilupperà nell’Istituto del Buon Pastore, fondato da santa Maria Eufrasia Pelletier. La sua vita si conclude a Caen. È stato proclamato santo da Pio XI nel 1925.