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RICORRENZA DEL GIORNO

09/03/2014

Yuri e l'infinito

Chissà com’è vista da lassù? È davvero un puntino azzurro perso in un nero infinito? È così bella, e fragile, come sembra nelle foto? E chissà cosa si prova? Che sensazioni si sperimentano?
Sei lì, immerso nell’universo,  e ogni cosa è lontana. Deve essere un’esperienza sconvolgente, pura pace o pure terrore, a seconda dei punti di vista. Oppure è niente?
Non lo sappiamo. Probabilmente non lo sapremo mai. Non noi, almeno. Non nei prossimi anni. Fra un secolo, chissà, sarà una cosa normale, come una gita fuori porta. Fino a quel momento dovremo accontentarci della testimonianza di chi ci è stato. Di Yuri Gagarin (9 marzo 1934 – 27 marzo 1968), ad esempio, il primo uomo a volare nello spazio. E delle sue prime parole: “La Terra è blu… Che meraviglia. È incredibile”. Già. Deve essere così.