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RICORRENZA DEL GIORNO

25/08/2013

"Grazie al cinema posso esplorare rapporti complessi di cui mi sarebbe difficile parlare con chiunque. Il cinema è catartico. La sua forza sta nell'analizzare i sogni offrendo a ciascun spettatore aspetti inusuali, in cui riconoscersi. Mi piace l'assurdità del cinema."
Tim Burton è un regista visionario e creativo, uno dei pochi in grado di unire ad una poetica originalissima e ricercata anche straordinari risultati di botteghino.
Nato a Burbank, Los Angeles il 25 agosto 1958, ha cominciato a disegnare giovanissimo e, subito dopo aver frequentato l'Istituto d'Arte della California, ha iniziato a collaborare con la Disney.
Tra i suoi primi lavori Frankenweenie (1984), un cortometraggio che trasforma il celebre racconto di Mary Shelley in una favola per bambini e che rivela già tutta la sua poetica (e di cui firmerà un remake proprio l'anno passato): l'amore per gli horror classici, l'atmosfera gotica e grottesca, l'attrazione per il diverso.
Il lungometraggio Spiritello Porcello (1988), con Michael Keaton, è un successo di critica e pubblico e vince l'Oscar per il miglior trucco. Nel 1989 Burton porta sul grande schermo il celebre fumetto Batman (con Michael Keaton,Jack Nicholson e Kim Basinger) ottenendo l'Oscar per la miglior scenografia. Sbanca i botteghini di mezzo mondo, sembra già all'apice della sua carriera.
Il 1990 è l'anno della favola dark Edward mani di forbice che segna il marchio di fabbrica della poetica di Tim Burton. In questo film compare per la prima volta Jhonny Depp che diventa, da subito, una sorta di alter ego del regista.
I successi si susseguono e alcuni diventano veri cult come: Nightmare Before Christmas con il suo malinconico protagonista Jack Skeletron; Il pianeta delle scimmie; Big Fish (da molti considerati il suo più grande capolavoro); e poi il rifacimento pop de La fabbrica di cioccolato e una nuova favola dark animata La sposa cadavere.
Con Alice in Wonderland (2010) il regista si ricongiunge alla Disney ed entra in un sottomondo delle meraviglie scuro ed enigmatico, abbandonandosi a un'esplosione di effetti speciali, che porterà avanti con Dark Shadows (2012).

Non solo regista, Tim Burton non ha mai abbandonato la passione per il disegno: le sue illustrazioni per ragazzi e i suoi acquarelli sono stralunati, obliqui e divertenti. Come i versi di alcune liriche di Tim Burton raccolte in "Morte malinconica del bambino ostrica e altre storie".