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RICORRENZA DEL GIORNO

25/09/2013

Sandro Pertini

Alessandro Pertini nasce a Stella (Savona) il 25 settembre 1896.
Dopo aver partecipato alla Grande Guerra, si laurea in Giurisprudenza all'Università di Genova e in Scienze sociali a Firenze.
Nel dopoguerra aderisce al Partito Socialista Italiano e si distingue per la sua fiera e testarda opposizione al fascismo, che nel 1925 gli vale la condanna a otto mesi di carcere. Pertini si rifugia in Francia, dove, però, non rinuncia alla lotta politica. Nel ’29 torna in Italia sotto falso nome e viene arrestato e condannato dal Tribunale Speciale a undici anni di reclusione. Scontati i primi sette, è assegnato al confino a Ventotene.
Nell’agosto 1943 è liberato e fonda insieme a Pietro Nenni il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria. Nello stesso anno è catturato dalle SS e condannato a morte.
La sentenza non ha luogo. Anche perché nel 1944 evade assieme a Giuseppe Saragat e raggiunge Milano, diventando segretario dei socialisti e figura di riferimento della lotta partigiana (che gli vale la Medaglia d'Oro).
Terminate le ostilità, partecipa all’Assemblea Costituente e nel 1948 è eletto senatore della neonata Repubblica. Dal 1953 al 1976 è deputato, dal 1968 al 1976 presidente della Camera. L’8 luglio 1978 è eletto Presidente della Repubblica Italiana, carica che assume con grande passione e trasporto.
Muore a Roma il 24 febbraio 1990. Il suo ricordo, però, vive e si tramanda di generazione in generazione.