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RICORRENZA DEL GIORNO

13/12/2013

Saddam Hussein

Saddam Hussein è stato il rais dell’Iraq per ventiquattro anni, dal 1979 al 2003. E non è stato un leader pacifico, al contrario: ha investito in armamenti, si è lanciato in una guerra con l’Iran durata otto anni (1980 al 1988), ha invaso il Kuwait causando la reazione degli Stati Uniti e dei loro alleati (Italia compresa), ha negato la democrazia, ha usato armi chimiche contro la popolazione inerme (si pensi al massacro di cinquemila curdi nella cittadina di Halabja nel 1988). Non è stato un “uomo giusto”. Tuttavia, quando il 13 dicembre 2003, abbiamo visto le immagini della sua cattura, quando lo abbiamo visto in fondo a una botola con gli occhi e i capelli sconvolti, quando, circa tre anni dopo, i social network e le tv di mezzo mondo hanno mostrato il suo corpo impiccato e privo di vita, dentro di noi, in fondo al nostro cuore, non abbiamo potuto non provare un moto di pietà

Dice il Catechismo della Chiesa Cattolica: "L'uccisione di un essere umano è gravemente contraria alla dignità della persona e alla santità del Creatore".

Dice il Quinto Comandamento: "Non uccidere" (Es 20,13).