È un limite. Non ci sono dubbi. E, nonostante sia grande come un castello e grosso come le gambe di un gigante, facciamo di tutto pur di non vederlo. In Scandinavia non funziona così, in Inghilterra non funziona così, in Francia non funziona così. In Italia sì, e in questo caso sarebbe stupido vantarsi della nostra presunta “originalità”. In Italia, infatti, pensiamo ancora che la “letteratura per l’infanzia” sia una cosa “stupida”, che, tuttalpiù, al termine della favola, ci regali una qualche morale (in genere sempre la stessa, piuttosto banale). 

Poveri noi! Come siamo superficiali!

Per fortuna, come ci insegnano i bambini, siamo sempre in tempo per imparare. E la ricorrenza di oggi è l’occasione perfetta: prendete un libro qualunque tra quelli scritti da Roald Dahl (13 settembre 1916 - 23 novembre 1990)  e leggetelo con attenzione, cercando di cogliere tutte le sfumature, tutto ciò che si muove e significa al di sotto di ciò che suona “buffo”, “grazioso” eccetera eccetera. Scoprirete che dietro alle apparenze si nasconde qualcosa di molto più serio (ironico e tagliente) di quello che avete sempre pensato. E allora sì, vedremo i bambini e il mondo con occhi differenti.