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RICORRENZA DEL GIORNO

16/12/2013

philip k. dick

Philip K. Dick di Pete Welsch
Philip K. Dick di Pete Welsch

Philip K. Dick (16 dicembre 1928 – 2 marzo 1982) non è un autore facile. E, da quel che ne sappiamo, neppure un uomo facile. Alla sua esistenza inquieta e disordinata, però, fa da contraltare una scrittura attenta e rigorosa, e una produzione letteraria ampia e quasi “feroce”. Scrive tanto, Dick, incidendo profondamente sulla letteratura del secolo scorso. La fantascienza, per lui, è solo un pretesto: ciò che conta non è l'intelligenza artificiale in sé o la descrizione di un futuro più o meno verosimile ma ciò che sta dietro e lo sostiene: l'uomo, il suo cuore, la sua ambizione. 
Sconosciuto o addirittura dileggiato quando era in vita, una volta morto è diventato un autore di culto, ammirato per la capacità di andare in profondità e, al tempo stesso, immaginare qualcosa di completamente "altro".  
Tra le sue opere più importanti ricordiamo Il cacciatore di androidi (da cui Ridley Scott ha tratto Blade Runner) e Ubik, forse la più significativa.