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RICORRENZA DEL GIORNO

19/08/2013

"Parigi brucia?" (1944)

Parigi, 1944:
le truppe alleate, che il 6 giugno erano sbarcate in Normandia e il 15 agosto in Provenza,  stanno a avvicinandosi con decisione alla capitale francese.
La guarnigione tedesca presente in città, su ordine di Hitler, si appresta a distruggere le principali infrastrutture e i simboli storici e culturali della città, e a soffocare nel sangue ogni forma di sollevazione.
Nella seconda metà di agosto, però, la popolazione reagisce: la polizia, la gendarmeria, i lavoratori della posta scioperano, incrociano le braccia. Il 19 agosto si muovono gli operai e la popolazione civile, e le strade della città sono popolate da barricate e percorse da violenti scontri.
Il General der Infanterie della città, Von Choltitz, tenta di reprimere l’insurrezione, ma è consapevole della condizione di debolezza in cui versa la sua guarnigione (ventimila uomini stanchi, demotivati e male armati); e, soprattutto, della follia racchiusa nelle parole del Fuhrer: “Difenda l’occupazione”, gli aveva intimato, “e, se necessario, riduca la città a un mucchio di rovine”.
Così, dopo giorni di battaglie, il 25 agosto 1944, firma la resa di fronte al generale Leclerc e al capo della Resistenza Rol-Tanguy. Nel pomeriggio, il generale Charles De Gaulle arriva a Parigi e stabilisce nel Ministero della Guerra la sede del Governo provvisorio della Repubblica francese. Alle 19,00, dal balcone dell’Hôtel de Ville, pronuncia il celebre discorso: “Parigi oltraggiata! Parigi martirizzata! Ma Parigi liberata!”.

Parigi brucia? è un film del 1966 diretto da René Clément, ispirato all'omonimo libro di Larry Collins e Dominique Lapierre; il titolo nasce dalla domanda che Hitler rivolge al telefono a Von Choltitz, impegnato a firmare la resa: "Ist Paris verbrennt?" ("Parigi è bruciata?").