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RICORRENZA DEL GIORNO

17/10/2013

Papa Giovanni Paolo I (1912)

Nasceva oggi a Canale d'Agordo, in provincia di Belluno, Albino Luciani, poi Giovanni Paolo I, ad oggi ultimo Papa di nazionalità Italiana. Figlio di Bortola Tancon e Giovanni Luciani, soffiatore di vetro con il quale durante l’infanzia Albino lavorò a Murano, ebbe tre fratelli: Tranquillo Federico, Edoardo  e Antonia, detta Nina. Nel 1923 entrò nel seminario interdiocesano minore di Feltre e, nel 1928, nel seminario interdiocesano maggiore di Belluno. Nel 1935 venne ordinato prima diacono, poi sacerdote nella chiesa rettoriale di San Pietro apostolo a sempre in quel di Belluno. Insegnò per parecchi anni (dal 1937 al 1958) teologia presso il seminario gregoriano, e nel frattempo , nel 1947, si laureò in sacra teologia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma con una tesi su L'origine dell'anima umana secondo Antonio Rosmini. Venne più volte proposto per la nomina di vescovo, ma respinto a causa delle sue condizioni di salute che parvero aggravarsi quando gli fu diagnosticata una forma incurabile di tubercolosi, poi fortunatamente rivelatasi una semplice polmonite. Papa Giovanni XXIII lo nominò finalmente vescovo di Vittorio Veneto nel dicembre 1958, commentando le malignità sullo stato di salute di Luciani con un “...vorrà dire che morirà Vescovo”. In queste vesti partecipò a tutte e quattro le sessioni del Concilio Vaticano II, facendosi così conoscere tra gli alti ranghi della chiesa Cattolica. Il 15 dicembre 1969 Paolo VI nominò Albino Patriarca, e pochi anni dopo (nel 1973) cardinale, della città di Venezia. Alla morte di papa Montini, durante il conclave, l’unica figura che sembrò poter mettere d’accordo gli elettori conservatori, progressisti e internazionalisti fu proprio il cardinale Luciani. Il suo pontificato si aprì il 26 agosto 1978 e terminò prematuramente il 28 settembre 1978. Nonostante ciò Giovanni Paolo I ebbe molti primati: oltre a quello, come già detto, di essere stato il primo papa con un passato “operaio”, fu il primo ad abolire il plurale maiestatis, il primo ad abbandonare la tiara e il primo a parlare di sé in termini umani, lasciando trasparire la fragilità, la preoccupazione e la responsabilità con cui aveva assunto il magistero petrino.