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RICORRENZA DEL GIORNO

28/12/2013

Michel Petrucciani

Puoi essere alto, bello, forte e proporzionato. Puoi farti un lifting, un trapianto di capelli o una doccia solare. Puoi vestire Armani, guidare Mercedes, pagare con la carta oro.
Ma se dentro sei vuoto c’è poco da fare.
Quella di Michel Petrucciani (28 dicembre 1962-6 gennaio 1999) è una storia esemplare: affetto da osteogenesi imperfetta, detta pure “sindrome delle ossa di cristallo” - una malattia genetica molto rara che rende le ossa estremamente fragili, causando deformazioni dello scheletro e fratture ripetute - diventa uno dei pianisti jazz più raffinati e profondi del mondo. Ogni nota suonata da quel piccolo uomo, alto meno di un metro e costretto a "pestare" i tasti con un particolare dispositivo ideato dal padre, è un inno alla vita e la celebrazione di un talento che, tra mille difficoltà, emerge in tutta la sua grandezza.