Mafalda è una bambina. E, come tutti i bambini, è curiosa e guarda il mondo senza filtri. Dicono che sia ribelle; ma, se lo è, allora lo sono tutti i bambini: perché gli adulti fanno la guerra? Perché sporcano il pianeta? Perché sono razzisti? Perché lasciano che qualcuno muoia di fame? Mafalda fa domande, ne fa in continuazione. Avete presente, ci siamo passati tutti, quando eravamo piccolini: perché? perché? perché? Volevamo sapere, eravamo curiosi, non avevamo timori; i timori, semmai, erano in chi avrebbe dovuto rispondere, e rendere conto delle proprie responsabilità, superficialità e dimenticanze.
Mafalda, personaggio a fumetti creato nel 1964 da Joaquín Lavado, in arte Quino (che oggi compie ottantuno anni), è diventata un'eroina dei diritti umani (nel 1976 l'UNICEF la utilizza per celebrare la Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia) conosciuta in tutto il mondo (al punto che a Buenos Aires le hanno dedicato una piazza!), che ci ha insegnato a guardare il mondo e le sue contraddizioni nella loro "semplice assurdità".