Non si tratta di fare pubblicità, tutt'atro.
Si tratta solo di prendere atto che un certo oggetto ha cambiato il nostro modo di comunicare e, per certi versi, rapportarsi al mondo: un giorno lo facevamo in un modo, il giorno dopo in un altro.
Sia chiaro, non è un cambiamento di valori (che si muovono su un piano ben più profondo). Tuttavia, non possiamo fare finta di niente: la realtà è cambiata.     
28 giugno 2007: il cellulare serve solo a telefonare, "e a cos’altro potrebbe servire?” pensano i più. Certo, alcuni modelli fanno foto, altri hanno calendari e agende, altri lo schermo colorato e la possibilità di accedere a internet. 
Cosa può esserci di più?
29 giugno 2007: Steve Jobs, fondatore di Apple, presenta il primo modello di Iphone, e il mondo comincia a prendere confidenza con termini quali touchscreen, applicazioni, wi-fi e via dicendo. 
È stato un bene? È stato un male?
Non ci esprimiamo. Prendiamo atto di un cambiamento che ha condizionato e condiziona le nostre vite, al quale non potremmo sottrarci. Nel bene e nel male.