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RICORRENZA DEL GIORNO

13/07/2013

Live Aid (1985)

Il Live Aid è stato uno degli eventi più importanti nella storia della musica rock, sicuramente il primo di portata globale. L’idea nasce da Bob Geldolf e Midge Ure (degli Ultravox): si tratta di replicare il successo del singolo Do They Know It's Christmas (scritto – a scopo benefico – dai due) e di coinvolgere le stelle della musica mondiale in una raccolta fondi a favore dell’Africa, e in particolare dell’Etiopia (travolta dalla carestia).
È il 13 luglio 1985, è un successo inaspettato: divisi da un oceano, decine di artisti si esibiscono sui palchi allestiti nello stadio Wembley di Londra (presenti più di settantamila persone) e al JFK Stadium di Filadelfia (circa novantamila spettatori). Sono in tanti, sono il meglio: in Inghilterra, per fare qualche nome, suonano Paul McCartney, David Bowie, Elton John, Elvis Costello, BB King, i Pretenders, gli Spandau Ballet, Sting, Bryan Ferry, Status Quo, Dire Straits, U2 e, soprattutto, i Queen (in una delle loro esibizioni più memorabili); negli USA si alternano Mick Jagger e Tina Turner, Neil Young, Lionel Richie, Joan Baez, Simple Minds, Santana, Pat Metheny, Run Dmc, Crosby Still e Nash, e Beach Boys.
La diretta radio-televisiva, la più lunga di tutti i tempi (più di sedici ore), conquista due miliardi e mezzo di spettatori. La raccolta fondi supera ogni previsione: dal milione di sterline previsto si arriva a centocinquanta milioni. Nessun concerto, prima, aveva coinvolto tanti artisti, incassato tanti soldi e mostrato con tanta chiarezza il potere (concreto, materiale, politico) della musica.